E’ stato presentato oggi a Castellana Grotte il progetto del CR FIPAV Puglia “Volley è casa” che intende supportare le società sportive che daranno la possibilità di fare attività gratuitamente ai ragazzi e ragazze vittime di violenza di genere o che in qualche modo l’hanno vissuta in famiglia. Il progetto, presentato alla presenza del Sindaco di Castellana Grotte Domi Ciliberti, dell’Assessore allo Sport Fabio Caputo, del Direttore Tecnico del settore giovanile femminile Marco Mencarelli, della referente politiche sociali del CR FIPAV Puglia Marilena Petronelli, del Presidente del CT FIPAV Bari Foggia Danilo Piscopo, dei genitori di Federica De Luca Enzo De Luca e Rita Lanzon, inizialmente coinvolge le città del Sud barese che hanno ospitato le recenti Finali nazionali giovanili U18, con la piena collaborazione da parte delle amministrazioni comunali, con l’obiettivo di allargarlo nel breve termine all’intera regione.
“Volley è Casa” rientra nel percorso del CR FIPAV Puglia legato alla Settimana di Federica e alla battaglia contro la violenza di genere che vede il Comitato in prima linea anche con altri progetti come “Allenati contro la violenza” della Regione Puglia col marchio presente sulle maglie delle rappresentative maschile e femminile del Club Puglia.
Il servizio video -> https://youtu.be/uHWQ19FqSjM
Le dichiarazioni
Marco Mencarelli (Direttore Tecnico Settore Giovanile Femminile): “E’ stata una mattinata che che ha suscitato emozione, e sono due gli aspetti in particolare. Intanto aver vissuto da dentro questa settimana e l’onore di essere chiamato a partecipare a un’iniziativa così importante e a un messaggio così importante da tutti i punti di vista e questo è stato veramente un onore per me. L’altro aspetto veramente importante è che lo sport è fatto di esempi, e quello che ho vissuto e che ho toccato con mano oggi è un esempio di come si deve affrontare un problema così importante come quello che era oggetto di questo incontro, la violenza di genere e le conseguenze che porta nel sociale e nella vita di alcune persone, delle persone che rimangono circoscritte a subirla questa violenza.
Quindi sono veramente onorato di aver preso parte a questo e quindi lo stato d’animo è stato quello dell’emozione, quello che mi rimane più impresso.
Oggi il mondo ci mette di fronte a dei modelli che sono prodotti finiti che non fanno vedere il percorso.
Alle giovani generazioni manca questo, perchè il percorso fa vedere che di fronte a un’esecuzione, a un gesto di successo, a un atto di successo, a un’abilità straordinaria che possiamo vedere in un video, ci sono tante esecuzioni fallimentari, tante esecuzioni in cui è un pò come uno spettacolo circense, è tutto bello quello che vediamo, l’evoluzione, l’acrobazia, ma quante volte sono caduti quegli acrobati prima di riuscire a fare quella cosa perfettamente, non si ha a misura.
Vedo che le giovani generazioni vanno un pò in frustrazione di fronte ai primi fallimenti, all’insuccesso, alla difficoltà che crea fare le cose difficili.
Il ruolo dell’allenatore è un ruolo importante per due motivi, perché da un lato non deve condannare l’errore, perché l’errore è la fonte straordinaria dell’apprendimento è l’elemento che stimola l’apprendimento quindi l’errore buono è l’errore che conduce e orienta le scelte verso la cosa giusta, e l’altro aspetto importante deve preservare i giovani appunto da queste frustrazioni deve costruire in loro la mentalità che di fronte a una difficoltà patita ci si deve un rimboccare le maniche e riprovarci di nuovo, ma non dirlo a parole, dimostrarlo con gli esempi.
Noi siamo chiamati a essere coerenti, perché altrimenti diventiamo dei pagliacci in prima persona se professiamo un’idea e poi dopo siamo noi stessi a mettere pressione alle ragazze perchè magari ci sono troppi errori.
Quindi siamo di nuovo di fronte a questo dilemma e in quel caso andremo a aumentarla la frustrazione invece di diminuire questo stato di frustrazione che secondo me accompagna queste giovani generazioni di fronte all’insuccesso immediato.
Secondo me deve essere costruita questa educazione, sfruttare l’errore per orientare l’apprendimento”.
Domi Ciliberti (Sindaco di Castellana Grotte): “Ci pregiamo di poter essere il comune quest’anno che ospita questa iniziativa. Quale migliore occasione per avvicinare la solidarietà, dare un segnale di vicinanza sempre nei confronti di chi è vittima di queste violenze? Allargherei alle violenze di ogni tipo e di ogni genere nei confronti di chiunque.
Un grazie anche alle società di Pallavolo che si metteranno a disposizione per far sì che questo sport inclusivo abbracci sia i ragazzi meno fortunati ma anche quelli che sono vittime di violenze domestiche come in questo caso. Siamo davvero felici di poter ospitare questa iniziativa.
Lo sport ha un ruolo fondamentale perchè, oltre al benessere fisico, è veramente un contenitore sociale perchè lo sport allontana i ragazzi probabilmente da alcune sbavature che si possono trovare in altri luoghi. Lo sport è socializzazione, è condivisione, è allenamento alla sconfitta oltre che alla vittoria.
Lo sport ha in se tanti di quei valori che poi noi dovremmo ritrovare nella società, ma che spesso mancano. Castellana è sicuramente un’eccellenza dal punto di vista sportivo, è una delle città pugliesi con il maggior indice tra abitanti e attività sportive. Ci pregiamo veramente di poter essere sempre in prima linea per supportare lo sport, a maggior ragione quando lo sport abbraccia anche iniziativi lodevoli come questa”.
Marilena Petronelli (Referente politiche sociali CR FIPAV Puglia): “Abbiamo deciso di presentare questo progetto nell’ambito delle attività della “Settimana di Federica” per fare in modo che di violenza si possa parlare 365 giorni all’anno e soprattutto per dare un segno tangibile che possa portare alla risoluzione del problema.
Cercare di avvicinare i bambini allo svolgimento dell’attività sportiva, soprattutto quei bambini che sono stati colpiti da episodi di violenza, è per noi fondamentale perchè è proprio dai bambini che noi dobbiamo ripartire per cercare di avere una cultura che sia realmente fondata sulla parità di genere ed è per questo che quest’anno abbiamo anche voluto spostare l’attenzione proprio sui più piccoli per fare in modo che nel loro percorso di crescita loro possano assimilare quelli che sono i veri valori dell’uguaglianza e possano crescere in maniera corretta”.